L’Europa intende scommettere sull’innovazione per diventarne il fulcro per i decenni a venire. Non solo dichiarazioni di circostanza: il tutto è messo nero su bianco all’interno della nuova agenda europea per l’innovazione, vero e proprio manifesto programmatico del futuro prossimo:

“Vogliamo essere il posto in cui i migliori talenti lavorano di concerto con le migliori imprese e l’innovazione a elevatissimo contenuto tecnologico prospera e crea in tutto il nostro continente soluzioni innovative pionieristiche che ispireranno il mondo.”

I contenuti dell’agenda erano già stati anticipati da dichiarazioni che ponevano la transizione verde e quella digitale ai vertici delle priorità continentali, identificando queste due anime come inderogabilmente interconnesse e parte di un comune spirito pioneristico a cui l’Europa deve necessariamente far fronte. Da qui ne deriverebbe una deriva positiva che investirebbe ogni singolo settore, migliorando tanto l’economia quanto la sanità, riducendo la dipendenza energetica da Paesi esteri e rispondendo così in modo virtuoso alle pressioni che la guerra in Ucraina ha determinato.

“Dobbiamo promuovere i nostri ecosistemi dell’innovazione per sviluppare tecnologie antropocentriche. La nuova agenda si basa sul notevole lavoro già svolto negli ultimi anni sull’innovazione e ci aiuterà ad accelerare le transizioni digitale e verde. L’agenda si fonda sulle sfere digitale, fisica e biologica e ci consentirà di affrontare meglio grandi criticità come il superamento della dipendenza dai combustibili fossili o la garanzia dell’approvvigionamento alimentare sicuro e sostenibile.”
Margrethe Vestager

L’Agenda

L’agenda promulgata in sede europea vede anzitutto l’accordo attorno ad alcune finalità centrali sulle quali costruire l’intera azione politica:

  1. migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up e le scale-up europee, ad esempio mobilitando fonti di capitale privato non sfruttate e semplificando le norme in materia di quotazione in borsa;
  2. migliorare le condizioni in cui gli innovatori possono sperimentare nuove idee in spazi di sperimentazione normativa;
  3. contribuire alla creazione di “valli regionali dell’innovazione”, che rafforzeranno e collegheranno meglio gli attori dell’innovazione in tutta Europa, anche nelle regioni in ritardo di sviluppo;
  4. attrarre e trattenere talenti in Europa, ad esempio attraverso la formazione di 1 milione di talenti nell’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico, sostenendo maggiormente le donne innovatrici e innovando con stock option per i dipendenti delle start-up;
  5. migliorare il quadro politico mediante terminologie, indicatori e serie di dati più chiari, nonché sostenendo gli Stati membri nell’elaborazione e nell’esecuzione delle politiche pubbliche.

CINQUE “INIZIATIVE FARO” dovranno quindi guidare un programma fin qui incardinato su 25 azioni complessive:

  • il finanziamento delle scale-up mobiliterà investitori istituzionali e altri investitori privati in Europa affinché investano nelle start-up europee ad altissima tecnologia e traggano i benefici derivanti dalla loro espansione.
  • Si faciliterà l’innovazione aprendole la strada mediante spazi di sperimentazione e appalti pubblici, grazie al miglioramento delle condizioni quadro, compresi gli approcci sperimentali alla regolamentazione (ad esempio spazi di sperimentazione normativa, banchi di prova, laboratori viventi e appalti per l’innovazione).
  • Accelerando e rafforzando l’innovazione negli ecosistemi europei dell’innovazione in tutta l’UE si sosterrà la creazione di valli regionali dell’innovazione e si aiuteranno gli Stati membri e le regioni a destinare almeno 10 miliardi di € a progetti interregionali concreti di innovazione, anche per quanto riguarda l’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico per le principali priorità dell’UE. Si sosterranno inoltre gli Stati membri nella promozione dell’innovazione in tutte le regioni attraverso l’uso integrato degli strumenti della politica di coesione e di Orizzonte Europa.
  • Promuovendo, attraendo e trattenendo i talenti nell’innovazione ad altissimo contenuto tecnologico si garantiranno lo sviluppo e il flusso di talenti essenziali nelle tecnologie di punta, all’interno dell’UE e in provenienza da altri paesi, mediante una serie di iniziative, tra cui un sistema di tirocini dell’innovazione per start-up e scale-up, un bacino di talenti europeo per aiutare le start-up e le imprese innovative a reperire talenti fuori dell’UE, un programma di imprenditorialità e leadership femminile e un’iniziativa pionieristica a favore delle stock option per i dipendenti di start-up.
  • Il miglioramento degli strumenti di elaborazione delle politiche sarà fondamentale per lo sviluppo e l’impiego di serie di dati solide e comparabili e di definizioni condivise (start-up, scale-up) che possano orientare le politiche a tutti i livelli in tutta l’UE e ne garantiscano un miglior coordinamento a livello europeo in seno al forum del Consiglio europeo per l’innovazione.

Fonte: punto-informatico.it

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