Oltre 300 milioni di utenti condividono le loro esperienze su Google Maps ogni anno, pubblicando informazioni su oltre 250 milioni di luoghi nel mondo, tra cui recensioni e immagini. L’azienda di Mountain View ha spiegato come vengono individuati e bloccati i contenuti falsi, in modo da garantire informazioni accurate e utili.

Protezione contro i contenuti fake

Il primo obiettivo è intervenire nel minor tempo possibile. Google monitora in tempo reale i contenuti e, se viene individuata un’attività sospetta in violazione delle regole, procede alla disattivazione del contenuto (non viene più mostrato agli utenti). All’inizio dell’anno è stato rilevato un aumento inusuale di bassi punteggi (una stella) per un bar nel Missouri. Google ha disattivato la funzionalità, rimosso le recensioni false e avviato un’indagine sugli account che le avevano pubblicate.

Un’altra misura riguarda i contenuti off-topic che vengono pubblicati soprattutto in occasione di eventi importanti. Durante le elezioni del 2020 negli Stati Uniti sono stati aggiunti commenti fuori contesto ai luoghi che ospitavano i seggi elettorali. Google ha bloccato l’inserimento di contenuti fake che potevano influenzare il voto.

L’azienda di Mountain View ha infine implementato protezioni a lungo termine per determinati luoghi, come stazioni di polizia o prigioni. In questi casi viene bloccata la pubblicazione di tutti o specifici tipi di contenuti. Se, ad esempio, un utente cerca di scrivere la recensione ad un prigione, Google Maps mostra un banner per avvisare che la funzionalità è stata disattivata. Sono ovviamente disponibili altre informazioni utili, come indirizzo, sito web e numero di telefono.

Fonte: Punto Informatico

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